La guarigione, un processo complesso.
La guarigione delle lesioni cutanee è uno dei processi biologici più complessi dell’uomo, che consiste in una cascata di eventi biochimici e cellulari sovrapposti.
Quando la superficie della cute è danneggiata, il corpo inizia immediatamente a ristabilire l’integrità dei tessuti, in modo tale da ripristinare la funzione di barriera che ha la cute.
Le ferite acute e croniche hanno tempi di guarigione diversi. Le ferite acute guariscono più rapidamente, all’incirca in 2-4 settimane, mentre quelle croniche necessitano di tempistiche decisamente maggiori: 210 giorni in media, il che equivale a quasi 7 mesi.
La cicatrizzazione si suddivide in 3 fasi, ciascuna delle quali svolge un ruolo fondamentale nel processo di guarigione.
Le 3 fasi della guarigione:
Non appena si sviluppa la ferita, si attiva un importante meccanismo cellulare che avvia un processo fisiologico di pulizia. La ferita si libera dai tessuti devitalizzati, rovinati e non più utili a proteggere l’organismo. Questa fase infiammatoria risulta ancora più marcata nelle ferite croniche. Se la ferita si presenta coperta da uno strato giallastro (che indica la presenza di fibrina), è necessario un apposito trattamento locale per rimuovere i tessuti devitalizzati.
Il processo di riparazione segue quindi il suo corso con una nuova tappa. La ferita assume un aspetto granuloso, dovuto alla presenza di piccoli “bottoncini” rossi (tessuto di granulazione) che vanno progressivamente a riempire la ferita, sostituendo i tessuti andati distrutti. Il colore rosso brillante è dovuto alla produzione intensiva di collagene e alla formazione di nuovi vasi sanguigni da parte dell’organismo.
Partendo dai bordi e procedendo con impercettibili contrazioni, la ferita si rimargina gradualmente, assumendo un aspetto più secco. Si forma infine un nuovo strato di cute, inizialmente rosaceo e fragile, che ricopre progressivamente tutta la ferita, trasformatasi ormai in tessuto cicatriziale. Le cicatrici rimangono spesso più chiare rispetto alla cute circostante, fino a quando non entrano in gioco (nel giro di mesi, o forse mai) le cellule cariche di melanina, responsabili della colorazione della cute. Pertanto, nelle settimane successive alla cicatrizzazione, è necessario evitare l’esposizione del neo epitelio alla luce solare.
LO SAPEVI?
Alla fine di questo lungo percorso di ricostruzione, la cute necessita di qualche attenzione particolare. Le cicatrici devono essere tenute al riparo dal sole (è d’obbligo l’uso di una protezione solare con fattore 50) e amano l’idratazione. L’applicazione quotidiana di una crema idratante consente di nutrire la pelle e di “rilassare” la cicatrice. Non è necessario premere con troppa forza: è sufficiente un lieve movimento circolare, ripetuto fino ad assorbimento della crema, per trarne beneficio.